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L'opera originale

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La Madonna del Latte

Luca Signorelli

SCHEDA
  • Titolo: La Madonna del Latte

  • Autore: Luca Signorelli

  • Datazione: 1480 - 1483

  • Materia e tecnica: Tempera su tavola

  • Dimensioni: 84 × 60 cm

  • Collocazione: Pinacoteca di Brera, Sala V

Luca Signorelli (c. 1445-1523) è stato un pittore rinascimentale italiano, conosciuto per la sua maestria nel rappresentare il corpo umano con realismo e dinamismo. Nato a Cortona, fu allievo di Piero della Francesca e uno degli artisti più influenti del suo tempo. L'opera "La Madonna del Latte" è il retro di uno stendardo processionale eseguito per la Confraternita dei Raccomandati di Santa Maria del Mercato a Fabriano; la faccia anteriore presenta un’opera dal titolo “La fustigazione”; tali scelte iconografiche riflettono le precise indicazioni dei committenti, che si dedicavano all'assistenza dell'infanzia abbandonata e praticavano forme di penitenza come l'autofustigazione pubblica. Lo stendardo giunse a Brera nel 1811, a seguito delle soppressioni napoleoniche.

In La Madonna del Latte, viene raffiguarata la Vergine Maria mentre allatta il Bambino Gesù. La Madonna è seduta e avvolta in un manto azzurro e scopre il seno per offrirlo al Figlio. La sua figura monumentale e quasi dilatata è caratterizzata da una cura attenta dei dettagli, con una studiata posizione di mani e piedi e con una ricca serie di lumeggiature dorate sul manto. Il Bambino Gesù, nudo e seduto sulle ginocchia di Maria, si volge verso lo spettatore, afferrando il seno della Madre. Angeli circondano la Madonna e il Bambino, componendo una teoria che asseconda la forma centinata del dipinto entro l'originale cornice, configurando una sorta di luminosa mandorla di gloria.

La composizione vede la Vergine Maria al centro, indicandola come protagonista assoluta del dipinto. Gli angeli che circondano la scena aggiungono una dimensione di sacralità e devozione. Signorelli utilizza una palette di colori morbidi e naturali, con toni chiari e luminosi che mettono in risalto la purezza e la serenità dei personaggi.

Un tratto distintivo di Signorelli è la rappresentazione accurata dell'anatomia umana. In "La Madonna del Latte", questa attenzione al dettaglio è evidente nei volti e nelle mani dei personaggi. Il Bambino Gesù, che si volge verso lo spettatore afferrando il seno con un gesto da adulto, dimostra la sua natura divina e al contempo la sua vulnerabilità infantile. La Madonna, nello scoprire il seno per offrirlo al Figlio, compie una rotazione del busto che pare farle sollevare impercettibilmente le gambe, conferendo alla figura un dinamismo inedito per le opere dell’epoca.

Il gesto di Maria che allatta il Bambino ha un forte significato simbolico. Rappresenta non solo la nutrizione fisica, ma anche quella spirituale. Il latte è visto come simbolo della purezza e dell'amore divino, e il gesto dell'allattamento sottolinea l'umanità di Cristo, che, come ogni altro bambino, ha bisogno di cure materne. Maria riveste il ruolo di Madre della Chiesa e Chiesa lei stessa, mentre il Bambino, con il suo volgersi verso chi osserva, sembra voler rendere partecipi della grazia divina.

L'opera riprende alcuni elementi delle opere di Piero della Francesca e della cultura artistica urbinate del tempo. Tuttavia, Signorelli aggiorna il suo stile alle novità fiorentine di artisti come Antonio del Pollaiolo e Sandro Botticelli. Questo è evidente nella linea vibrante e nervosa che contorna i corpi e nella costruzione dinamica della composizione. La fattura minuta e delicata dei personaggi deriva forse dalla frequentazione di Bartolomeo della Gatta, mentre l'immagine di Ponzio Pilato riecheggia gli "Uomini illustri" di Giusto di Gand, indicando un passaggio di Signorelli da Urbino durante gli anni della sua formazione.

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